sabato 6 dicembre 2008

Con Africom giungono in Italia altri 1.000 militari USA

E il Pentagono sbugiarda Franco Frattini. Due giorni fa il ministro degli esteri italiano aveva annunciato la concessione agli Stati Uniti dell’utilizzo delle basi di Napoli e Vicenza per l’installazione di due nuovi comandi per le operazioni nel continente africano (Africom), “senza che ciò comporterà l’aumento su base permanente delle truppe Usa in Italia”. Le forze armate statunitensi fanno invece sapere che l’istituzione dei due quartieri generali è già attiva con l’assegnazione a Napoli e Vicenza di 750 militari, a cui se ne affiancheranno presto degli altri.
Intervistato dal quotidiano delle forze armate Usa “Stars and Stripes”, il colonnello Marcus de Oliveira, portavoce del comando dell’esercito statunitense SETAF (Southern European Task Force) con base a Vicenza, ha dichiarato che il personale di stanza nella città veneta “potrebbe aumentare di circa 50 unità, portando così il numero del personale militare operante a 300”.
A Napoli, invece, la Naval Forces Europe è stata ampliata per includere la componente navale di Africom che ha preso il nome di “NAVEUR NAVAF”. “Con uno staff di circa 500 uomini – scrive Stars and Stripes - questo comando potrebbe crescere entro i prossimi due anni di circa 140 unità”. Le finalità del nuovo quartier generale delle forze navali per l’Africa sono state sintetizzate dall’ammiraglio Mark Fitzgerald, comandante di NAVEUR NAVAF. “Focalizzeremo i nostri interventi in Africa costruendo la cooperazione regionale per la sicurezza nel continente”, ha dichiarato Fitzgerald. “Il modello a cui guardiamo è quello che vede attualmente gli stati della regione del Golfo di Guinea operare congiuntamente contro il traffico di droga, l’immigrazione illegale e il traffico di essere umani. La lotta alla pirateria continuerà ad essere un punto centrale per la Us Navy e per Africom”.
Con l’istituzione di NAVEUR NAVAF a Napoli, l’Africa Partnership Station (APS), la forza multinazionale che la Marina degli Stati Uniti ha promosso con i paesi dell’Africa occidentale e centrale, passa sotto il controllo del comando di Napoli.
Buona parte delle operazioni di rifornimento munizioni, carburante e materiali logistici delle unità impegnate in esercitazioni in ambito APS continueranno però ad essere coordinate dal “Fleet and Industrial Supply Center” (FISC), il centro logistico delle forze navali degli Stati Uniti istituito a Sigonella il 3 marzo 2005.
Nella base siciliana è pure presente uno dei reparti di punta della nuova strategia di penetrazione militare nel continente africano, la “Joint Task Force JTF Aztec Silence”, una forza speciale dotata di aerei P-3c Orion per la conduzione di missioni d’intelligence, sorveglianza terrestre, aerea e navale in Africa settentrionale, occidentale e nel Corno d’Africa.
Oltre al Comando terrestre di Vicenza e a quello navale di Napoli, Africom ha attivato un quartier generale delle forze aeree a Ramstein (AFAFRICA) e un comando delle forze del Corpo dei Marines a Boeblingen (MARFORAF). Sempre in Germania, a Stoccarda, ha sede il quartier generale di Africom, destinato però ad essere trasferito nel Sud Europa. A contendersi Africom la base navale Usa di Rota-Cadice in Spagna e ancora una volta la Naval Station di Napoli-Capodichino.
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1 commento:

  1. COMUNICATO STAMPA del 6 DICEMBRE ‘08:

    AFRICOM: un altro migliaio di militari USA
    tra Vicenza e Napoli

    Ermete FERRARO, dell’Esecutivo Regionale di VAS-Campania e Referente nazionale dell’Associazione VAS per l’Ecopacifismo, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
    “Il Governo italiano - nel totale e complice silenzio di chi amministra comuni, province e regioni - continua imperturbabile ad assegnare al nostro Paese, ed in particolare ad alcune sue aree strategiche, il vergognoso ruolo di “primo della classe” in servilismo nei confronti dell’arrogante complesso militare-industriale degli Stati Uniti d’America.
    “ E’ di questi giorni la notizia – diffusa dal quotidiano “IL MATTINO” e da altre agenzie di stampa – che l’Italia si prepara ad accogliere a braccia aperte un altro migliaio di militari USA, nell’ambito dei programmi del Comando delle Operazioni nel continente africano (AFRICOM). Il ministro Frattini – subito smentito dalle autorità militari americane – aveva invece dichiarato che l’istituzione dei due quartier generali (a Vicenza ed a Napoli) non avrebbe comportato aumento delle forze armate USA in quei territori.
    “A Napoli, in particolare, la componente navale di AFRICOM, denominata “NAVEUR-NAVAF”, che conta già uno staff di ca. 500 uomini, potrebbe crescere nei prossimi due anni di 140 unità, secondo il quotidiano delle forze armate USA “Star and Stripes”.
    “L’Associazione VAS, che si è sempre opposta alla militarizzazione del territorio, ma anche alla militarizzazione e nuclearizzazione dei nostri mari, esprime ancora una volta il proprio dissenso verso queste nuove operazioni, che aggravano la situazione preesistente e vanno a confermare il ruolo dell’Italia come ‘portaerei’ americana nel Mediterraneo, coinvolgendola pesantemente nel controllo militare anche dell’intero continente africano.
    “A sentire l’amm. Fitzgerald - Comandante del NAVEUR-NAVAF di stanza a Napoli – gli interventi delle forze navali USA in Africa sarebbero focalizzati nel contrasto dei traffici clandestini ed illegali e nella costruzione della cooperazione regionale per la sicurezza del continente. Quello che è certo è che aumenta notevolmente la pressione militare statunitense nel Sud-Europa, al cui comando NATO di Napoli-Bagnoli si è aggiunto da tempo il quartier generale US Navy di Napoli-Capodichino.
    “VAS ribadisce la propria condanna di un uso mistificante del concetto di “cooperazione”, in nome del quale si va a consolidare piuttosto la visione imperialista e militarista degli USA, alla quale il governo Berlusconi si è associato indissolubilmente, condannando l’Italia ad un ruolo subalterno ed acritico.
    “Altrettanto deprecabile è la posizione di amministratori regionali e locali che, contraddicendo le ipocrite dichiarazioni su sviluppo e pace nel Mediterraneo, non manifestano alcuna contrarietà a questo processo di colonizzazione e militarizzazione di interi territori da parte di forze armate NATO e statunitensi.
    “In particolare, VAS stigmatizza il colpevole silenzio di chi presiede la regione Campania, ma anche la provincia ed il comune di Napoli, perché l’accresciuto impatto ambientale, sociale e sulla sicurezza dei cittadini è in stridente contrasto anche con eventi fortemente voluti a Napoli, quale il Forum Universale delle Culture, improntati invece ad una visione di dialogo interculturale e di pace nel Mediterraneo.”

    VAStampa – Ufficio Stampa VAS (tel&fax 081 5525466 –
    Per contatti > ermeteferraro@alice.it)
    349 3414190 (Ermete Ferraro)

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