Forlì, la povertà cresce: 2.200 persone hanno bussato alla Caritas
FORLI' - E' in linea con il "trend" nazionale il bilancio 2009 delle povertà e del disagio sociale elaborato dal Centro di Ascolto della Caritas diocesana di Forlì-Bertinoro. Doloroso ed emotivo l'impatto con i dati Caritas 2009 relativi a povertà e disagio sociale: le famiglie forlivesi, sia italiane che straniere, sono sempre più in difficoltà: il fronte di 2.212 singoli ascoltati è "oscurato" dagli 842 nuclei familiari che nell'anno passato si sono dovuti rivolgere agli sportelli Caritas.
Le cause? "Sfrattati dall'abitazione in affitto, o più semplicemente rimasti privi di reddito, o anche con un solo stipendio". E' ormai assodato che una famiglia tradizionale con due figli e un'abitazione comprata a mutuo arriva (a fatica) a fine mese solo se può contare su due entrate certe. "Gli effetti della crisi occupazionale ed economica - dichiara Marcello Copertino - sono devastanti anche a Forlì. La perdita del lavoro e l'incapacità di far fronte anche alle spese di sostentamento portano alla disperazione".
E se nella famiglia italiana i costi più importanti riguardano la sfera sanitaria, in quella straniera prevalgono la spesa economica e la precarietà dello status giuridico. "E' mai possibile che il futuro di un immigrato bravo e volenteroso, magari con famiglia al seguito, debba dipendere da un pezzo di carta, il permesso di soggiorno, il quale, a sua volta e in modo perverso può essere rinnovato solo se c'è un lavoro certo? "Per questo motivo - interviene Antonella Fabbri - nel 2009 abbiamo visto ritornare da noi nuclei stranieri ascoltati più di dieci anni fa".
Il triste fenomeno della perdita di un tetto (nel 2009 gli sfratti sono aumentati del 32%) ha portato il Centro di seconda accoglienza Caritas di via Paradiso a lavorare a pieno regime con i suoi 25 posti letto. (...)
Piero Ghetti
http://www.romagnaoggi.it/forli/2010/5/16/161186/