perchè siamo Il popolo più analfabeta, e abbiamo la borghesia più ignorante d'Europa (cit.). Per cui il popolo non è capace, politicamente, moralmente, e intellettualmente, di ribellarsi, e la borghesia, ignorante perchè mai classe dirigente, ma sempre classe parassitaria, ha i piani che ho descritto in due interventi su una mailing list che accorpo qui sotto.
i sanfedisti italioti (clero, mafia, corporazioni professionali, pseudoimprenditori buoni a far soldi solo tagliando gli stipendi) continueranno a fare profitti sulla pelle dei lavoratori, a
costo di ridurli tutti in miseria, ma l'hanno già fatto 2 volte.
La borghesia commerciale italiana (e veneziana in particolare), che
aveva inventato il capitalismo nel '400, quando con la scoperta
dell'America vide la sua scomparsa dalla mappa del commercio
internazionale a favore delle potenze atlantiche cosa fece? Si comprò
le terre e continuò a ingrassare a spese dei contadini, e così
l'economia italiana si fermò per 3 secoli, ma tanto loro la pancia
l'avevano sempre piena, visto che erano i cafoni a pagare la stasi.
La seconda volta fu col fascismo, quando di fronte alla sfida
rappresentata da un proletariato capace di portare avanti le sue
rivendicazioni anzichè diventare socialdemocratica e concedere salari
decenti agli operai che avrebbero ricambiato diventando consumatori a
livelli USA e quindi creando le condizioni per una crescita economica
poderosa, preferì rinchiudersi nelle proprie proprietà e usare i
picchiatori fascisti per tutelare l'ordine, a costo di bloccare, come
avvenne, l'economia italiana per 20 anni.
Adesso si sta tornando alla stasi economica (e alla miseria di massa)
dell'età post-tridentina e dell'era fascista, che ci sia un regime
totalitario compiuto o meno.
E' proprio questa la forza coagulante del regime
berlusconiano: Berlusconi (leggasi Gelli) ha capito da tempo che
l'economia italiana è strutturalmente incapace di reggere la sfida
della globalizzazione e ha elaborato un progetto politico conseguente:
basta con la società dei due terzi, col welfare state, con la pretesa
che tutti si facciano le ferie tutti gli anni; tanto non ce lo potremo
più permettere, dividiamo la società italiana tra un decimo di
privilegiati che continuerà in eterno a far la bella vita e il resto
che si scanna nella guerra tra i poveri, perchè al tenore di vita
attuale dovrà rinunciare, con le buone (manganello catodico che ti
convince che non esiste la società ma solo il singolo e quindi se ti
licenziano è colpa tua che sei un fallito e non del padrone che
scarica su di te la sua incapacità di adeguarsi al mercato) o con le
cattive (Genova 2001, botte agli operai come a Milano qualche giorno fa).
E' chiaro che alla chiamata alle armi i sanfedisti rispondono con
entusiasmo e sono pronti a collaborare cacciando dalla spartizione del
reddito i lavoratori. Per cui se ieri si produceva 100, il padrone si
prendeva 50 e i 10 operai 10 a testa, domani si produrrà 60 e il
padrone il suo 50 se lo tiene tutto, e poi sono cazzi degli operai
spartirsi un quinto del reddito...
Ecco perchè non fanno niente di fronte alla crisi: perchè non li
tocca. Se si produce la metà, loro si prendono tutto e non lasciano
niente ai lavoratori, semplice e lineare. E' quello che sta succedendo
adesso con le reazioni furiose di tutta la maggioranza (e persino
della CISL, ma che siano sindacato giallo ormai è palese) alla
proposta di Epifani di aumentare le tasse sui redditi più alti, oltre
i 100000 euro: nessuno che guadagna così tanto muore di fame se paga
qualche migliaio di euro in più di tasse ogni anno, eppure non
vogliono mollare neppure quell'elemosina...
la borghesia italiana ha già deciso che anche questa volta la crisi la
pagheremo noi. Solo che noi lo sappiamo, tutta quella marea di futuri
poveri che credevano di non essere più proletari solo perchè erano
diventati piccoli imprenditori, o impiegati, o chissà che altro, non
lo sa, ed è incazzata nera. Ed ecco che per loro c'è il capro
espiatorio extracomunitario, che è molto più comodo dell'ebreo del
'38, visto che ce ne sono molti di più da vessare...
http://it.groups.yahoo.com/group/marxiana/message/5315
http://it.groups.yahoo.com/group/marxiana/message/5317
giovedì 19 febbraio 2009
perchè non parlo quasi mai dell'Italia
Pubblicato da amaryllide alle 17:35 2 commenti
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