martedì 15 ottobre 2013

so long, and thanks for all the rotten fish

una prece per un altro blogger che ha deciso di passare dal lato oscuro della forza: quello del populismo da bar sport.
Con la sua crociata ad oltranza contro il Fatto il Tafano è passato al di là della legittima critica al fascismo di Grillo e dei suoi adepti. Non volendo riconoscere che l'"house organ" del grillismo ha sempre mantenuto le distanze dal suo "idolo" (sicuramente molto di più di qualsiasi altro giornale di partito, e questo unito al fatto che si autofinanzia lo pone su un livello nettamente superiore a tutta la stampa italiana), anche quando era in piena ascesa, implicitamente il Tafano ammette che ha smesso di ricoprire il ruolo che il suo nick gli impone, ma di essere un opinionista da processo del lunedì come tutti gli altri. E io che appena sento puzza di qualunquismo rifiuto di umiliare il mio cervello obbligandolo ad ascoltare le sparate da tifoso bavoso qualunque, levo le tende. Addio, Tafano, stai invecchiando male come tutto questo paese derelitto, consentimi almeno di non essere costretto ad assistere alla tua decadenza.
Qui gli ho dato l'occasione di dimostrare di essere una persona razionale che sa distinguere il grano dal loglio
http://tinyurl.com/ot5j5d5
Qui la risposta che dimostra ad abundantiam che a distinguere ha rinunciato da un pezzo
http://tinyurl.com/nuq6h8m
e qui i miei saluti finali (copincollo perchè data la risposta precedente è ampiamente probabile che cancellerà il mio ultimo commento). 
" "dovendomi citare delle prove che Scanzi e Travaglio - e il Fatto in genere, non siano i king-makers del comico, non trovi di meglio da fare che mandarmi links TUTTI successivi alla mezza rottura che c'è stata fra Grillo e Scanzi prima, Travaglio poi," (dice lui, segue la mia risposta)
tant'è vero che l'ultimo dei miei link è PRECEDENTE ALLE ELEZIONI (quelle in cui Scanzi diceva di votare per Grillo) e infatti l'ho scelto apposta per vedere se cadevi nella trappola costruita su misura per il tifoso bavoso.
http://tinyurl.com/ab3cxe9
di fronte a tanta malafede manifesta, sono io che me ne vado a testa alta, perchè da sempre mi faccio un punto d'onore di abbandonare i blog quando l'autore l'ha fatto diventare l'ennesimo bar sport. "

martedì 28 maggio 2013

Un passo avanti, e i wuminchioni indietro

"Il PD infatti non ha sostenuto la linea dell’astensione, ha fatto l’opposto, ha mosso le corazzate e l’artiglieria pesante per mandare la gente a votare B."
A parole, poi nei fatti ha fatto di tutto per impedire a chi voleva votare di farlo, come dimostra il fatto che i dipendenti comunali non erano minimamente stati istruiti a fornire agli elettori l'indirizzo del proprio seggio. Per cui dedurre che i soli 35.000 voti per il no siano il frutto della mobilitazione del PD è quantomeno fuori luogo
"Significa che una buona parte dell’elettorato di quei partiti e dei fedeli cattolici ha disobbedito agli ordini di scuderia ed è rimasta a casa oppure ha votato A."
 No, significa molto semplicemente che i wuminchioni non hanno capito che la chiesa, preso atto di essere ideologicamente minoranza tra gli italiani già 40 anni fa, ha deciso pragmaticamente di fregarsene di avere le masse dietro di sè, e di badare solo al potere. Si è fatta leninista.
Non possiamo vincere il referendum sull'aborto? Tutto il potere ai soviet ciellini nei reparti di ginecologia!
Non siamo in grado di vincere i referendum o elezioni? Tutto il potere a quel pugno di clericali infiltrati sia a destra che a sinistra per impedire qualsiasi legge laica chiunque governi.
Così dal sostegno massiccio a una DC che valeva oltre un terzo dell'elettorato è passata al ruolo pià defilato, ma molto più redditizio, di ago della bilancia del bipolarismo.
Così ha vinto i referendum sulle staminali puntando non sullo scontro diretto tra sì e no, ma sulla pattuglia clericale bipartisan per fare leggi abiette, e sul menefreghismo di massa per impedirne l'abrogazione.
La chiesa ha rinunciato alla lotta per l'egemonia culturale, si è dedicata interamente a quella per il potere fine a se stesso, chi non capisce questa svolta non capisce niente di quello che è successo in materia di rapporti tra stato e Vaticano dal 1980 in poi.
"cinquantamila sono esattamente la metà dei voti che Virginio Merola ha preso nel 2011, quando è stato eletto sindaco."
anche qui, i wuminchioni non capiscono che la logica del Vaticano è stata imitata e resa dominante in politica con l'avvento del maggioritario. Col proporzionale puro e le preferenze, per vincere devi prendere più voti possibile, col maggioritario basta prendere uno più dell'avversario. La logica del proporzionale porta a perseguire la piena affluenza alle urne, quella del maggioritario in primo luogo a cancellare le ali estreme, ovvero gli unici partiti che possono perseguire una reale alternativa al comitato d'affari della borghesia, e in seconda battuta, ormai eliminata qualsiasi alternativa, a ridurre sempre di più l'elettorato, che diventa assolutamente inutile. Se posso vincere un voto a zero, perchè sforzami per prendere milioni?
Non a caso questo modo di impostare la campagna elettorale è stato messo in pratica con maggior successo dal partito le cui componenti vengono dall'esperienza dei grandi partiti di massa (DC e PCI) che hanno deciso scientemente e con metodo di abbattere il voto di massa senza perdere il potere. E così il tanto bistrattato a sinistra Porcellum concede al 30% scarso di Bersani and co di controllare un ramo del parlamento (roba che 60 anni fa i padri dell'ala "sinistra" del PD avrebbero denunciato come legge truffa, non fosse che il Porcellum è molto peggio di quella legge, che dava una maggioranza schiacciante al solo patto di essere maggioranza assoluta, e non una minoranza inferiore a un terzo dei voti!)
Così la Sicilia e il Friuli, dove il PD dimezza i suoi voti ma vince battendo un PDL semplicemente perchè perde "solo" un voto su due anziche due su tre come il PDL. Alle oligarchie al servizio del grande capitale europeo e yankee non servono milioni di voti, basta il potere di nterdizione su qualunque cambiamento. Tanto decide tutto la BCE, i politici si tengano i loro lauti stipendi e come il carabiniere astronauta della barzelletta, dia da mangiare alla scimmia e non tocchi niente.
Da qui discende che a Merola non può fregare di meno di aver perso, ammesso che lo abbia, metà dei voti. Coi compari del PDL faranno una campagna elettorale così sottotono che a stento i bolognesi sapranno che c'è da votare il consiglio comunale. E a quel punto i 50.000 voti rimasti per Merola (ammesso e non concesso che i 50.000 che hanno votato siano solo piddini bastano e avanzano per la riconferma.  Tanto gli altri 50.000 non voteranno mai tutti per un partito di sinistra, come ha dimostrato  il voto in Val di Susa, dove i partiti di sinistra dopo anni e anni di mobilitazione e di mazzate preso hanno raccolto, tutti assieme, al massimo, un misero 15%, laddove Grillo si è fatto vedere due volte e ha preso oltre il 40%. La difesa della scuola non basta a far diventare accettabile per gli elettori di PD votare partiti davvero di sinistra.
MA in generale è esilarante, ai limiti della deliberata autoparodia, tutto il tironfalismo per aver saputo creare la mobilitazione di ben...un bolognese SU SEI, per qualcosa che è scritto nella costituzione, e quindi dovrebbe essere patrimonio comune di TUTTO l'elettorato, e non solo di quello di sinistra !
E' come se dopo aver perso 5 a 0 il primo tempo, si facessero i caroselli con le auto perchè si è segnato il gol della bandiera, e il cronista descrivesse che il risultato complessivo come un'umiliazione per la Juve (per di più senza specificare che si sta parlando della Juve Stabia, perchè questo è il valore in termini metaforici di una nullità come Merola).
Cari wuminchioni, per cambiare DAVVERO le cose bisogna avere il coraggio di chiamare le cose col loro nome: se su 300.000 elettori votano in 50.000, e non certo per dare tutto il potere ai soviet, ma semplicemente per rispettare la legge fondamentale del paese, insomma per chiedere alla politica di non essere anticostituzionale, che è davvero il minimo che qualsiasi cittadino, e non solo la sinistra, dovrebbe pretendere, la notizia NON sono i 50.000 voti a favore, ma i 250.000 che accettano senza problemi che il sindaco pisci sulla Costituzione..                                                             
Un risultato perfettamente naturale per un'operazione doppiamente meschina quale chiamare base per un partito di sinistra quei 50.000 voti.
Meschina verso gli elettori non di sinistra perchè dà per scontato a priori che  cinque sesti dei bolognesi siano irriducibilmente reazionari. Ma se è così, allora la sconfitta è ancora più grave, perchè vuol dire che non c'è nessuna speranza di cambiamento e l'esultanza per i 50.000 voti in realtà non ha ragione d'essere.
Ma meschina soprattutto verso la sinistra, ingabbiata in un programma meramente difensivo delle poche leggi che ancora rispondono al dettato costituzionale. Insomma, per tornare al calcio, come fare una formazione con dieci difensori perchè si pensa che il massimo che si può ottenere è non prendere gol. Ma questo può essere accettabile al massimo per una squadra che punta a non retrocedere, al contrario se vuoi vincere, e questo DEVE essere il programma della sinistra, ovvero essere il movimento reale che ABOLISCE lo stato di cose presente, non puoi limitarti a conservare il meno peggio di quel che c'è. La difesa della costituzione è una strategia perdente in partenza. E comunque quando non riesci a mobilitare più di un cittadino su sei, non hai ottenuto nemmeno quel risultato minimo.
Per dirla con uno che sapeva analizzare con realismo e senza sconti sconfitte umilianti e vittorie del proletariato, senza mascherare ipocritamente le sconfitte da vittorie, con questo referendum la sinistra ha fatto un passo avanti, e cinque indietro!

PS: quello che penso davvero del PD è da querela, ma leggere commenti del genere non fa che confermare che se la dirigenza di quel partito è demenziale, la base della sinistra la batte 4-0 giocando bendata e con le gambe incatenate.
"Il PD si sta sgretolando, e non è escluso che faccia la fine del PASOK in Grecia. Neppure nelle sue roccaforti tradizionali è più garantito, e proprio per questo sarà molto interessante vedere il risultato delle comunali a Imola" (ha vinto il PD prendendosi il 70% delle poltrone, SORPRESA!), quando, ed era ampiamente prevedibile, le elezioni avrebbero sancito lo squagliamento definitivo della Lega, l'inizio della fine di Grillo e dei suoi starnazzamenti che ormai non fanno più fesso nessuno, la cacciata dei fascisti dal Campidoglio, non fa che confermare che chi parla di vittoria a Bologna è davvero oltre i limiti della follia. La successiva invocazione a SEL  affinchè faccia cadere la giunta pur di far rispettare il risultato del referendum  poi è un puro trip lisergico. Una prece finale per il wuminchione:
"Cinquantamila che hanno disobbedito agli ordini di partito e di parrocchia non sono un’inezia."
Voti di 3 mesi fa alla camera nel comune di Bologna:
Sel 13.900,
Ingroia 5.900, 
Pcl 900, 
Pannella 700, 
Grillo 43.600. 
Totale:  65.000.
Direi che c'è una base di dati REALI, e non di viaggi di fantasia, più che sufficiente per ricavarne 50.000 voti senza scomodare presunte disubbidienze a preti o galoppini piddini. Anzi, non essere nemmeno riusciti a fare il pieno di quei voti dimostra ad abundantiam che non c'è stata nessuna vittoria e che di voti dal PD ne sono venuti pochissimi. Insomma, l'elettorato piddino è marcio quanto la dirigenza. Cosa ci sarà da festeggiare...