domenica 8 maggio 2011

la logica del menga di Zucconi

Leggo che anche Massimo D’Alema, già premier italiano quando bombardammo la Jugoslavia ammazzando senza processi e sentenze, avrebbe preferito un Osama catturato e processato. Tesi che molti, e alcuni anche in buona fede, sostengono
Che molti la pensino al 100% come D'Alema, e quindi che molti siano in mala fede, piuttosto che solo alcuni, è tutto da dimostrare. E comunque solo d'Alema ha fatto bombardare la Jugoslavia, e nessuno dei molti che la pensano come lui su Osama.
1) Processo dove? Quale tribunale in quale nazione avrebbe avuto giurisdizione su di lui, visto che i crimini dei quali è imputata al Quaeda hanno colpito dozzine di Paesi in ogni continente? Forse che i morti a New York avrebbero dovuto avere precedenza sui morti in Kenya, in Marocco, in Tanzania, in Inghilterra, a Madrid ecc ecc? Non avremmo subito gridato ai “morti americani” che contano più degli altri? O avremmo portato in giro per il mondo, come un orrendo “Osama’s Traveling Circus” Osama e i suoi avvocati?
Processarlo negli USA è razzista e farlo fuori (quindi farsi direttamente giudici, ed esecutori della sentenza) senza chiedere niente agli altri stati che hanno avuto vittime di AQ no? L'argomentazione è suicida.
2) Quale governo...vrebbe accettato l’incubo di un processo e di una detenzione che avrebbe molto probabilmente prodotto azioni terroristiche per chiedere la liberazione del “profeta”?
quanti attentati ci sono stati per chiedere la liberazione dell'ideatore dell'11/9, Khalid Shayik Muhammad, che è a Guantanamo?
3) Con quale procedura? Militare (corti marziali) o civile? Se militare, avremmo parlato di processo sommario, di “kangaroo court”, di giustizia da Far West, trovate un ramo alto e una corda. Se civile, l’imputato avrebbe avuto diritto, come qualsiasi uxoricida, rapinatore, serial killer, alle piene e totali garanzie offerte alla difesa.
e quale sarebbe il problema a dare totali garanzie di difesa a un terrorista reo confesso? TRE MILIONI di carcerati, e due volte tanti fuori con la condizionale non sono dentro perchè l'hanno chiesto loro, ma perchè ci sono giudici che condannano col pilota automatico. L'unico motivo per temere il processo è che Osama sapesse cose che era meglio tener nascoste. Cose molto più gravi dell'essere stato pappa e ciccia con la CIA fino a 20 anni fa. Che ne so, esserlo ancora 10 anni dopo?
4) Per quali reati specifici? Come sappiamo da Norimberga in poi, dimostrare “oltre ogni ragionevole dubbio” il reato di crimini contro l’umanità è difficilissimo e gli esiti sono spesso contraddittori. il Feldmaresciallo Keitel, un militare che sosteneva di avere fatto soltanto il proprio dovere agli ordini del capo dello stato, fu impiccato. Albert Speer, architetto e civile, senza il quale la macchina bellica del Reich si sarebbe inceppata e i Keitel non avrebbe avuto gli strumenti per compiere i loro crimini, se la cavò.
peccato che Osama non è il Keitel di Al Qaeda, è Hitler. Zucconi sta dicendo forse che Hitler, vivo, a Norimberga se la sarebbe cavata? Non esiste. Il nazista vivo più alto in grado, Goering, si avvelenò prima di essere giustiziato.
5) Avremmo dovuto usare testimonianze estorte con la tortura? No, perchè ogni tribunale civile vero le avrebbe considerate inammissibili. Pentiti? Ma non ci stanno disperatamente spiegando che i pentiti sono inattendibili?
e qui l'infamia di Zucconi raggiunge lo zenit. Il problema è il tribunale civile che respinge le testimonianze sotto tortura, mica l'uso della tortura in sè. E questa è la stampa progressista occidentale. A prescindere dalla tortura, che bisogno c'è di testimonianze, se Zucconi è così convinto della colpevolezza da giustificare l'esecuzione mafiosa? Perchè che di omicidio mafioso si tratti, lo riconosce anche Maureen Dawd sul NYT (http://www.nytimes.com/2011/05/04/opinion/04dowd.html), paragonando Obama a don Corleone. presentando il paragone come UN ELOGIO! E anche questo dice com'è messa la stampa progressista occidentale. Avere un boss mafioso come presidente è un titolo di merito. Un'altra vittoria indiscutibile di Osama, che ha fatto abbassare la moralità del nemico al suo livello
6) Con quale durata? Nessuno, nelle civiltà giuridiche serie, può fissare limiti temporali per un processo, che si svolge secondo i propri ritmi non in base a scadenze arbitrarie fissate con maggioranza parlamentari, come si vuol fare in Italia. Sarebbero stati necessari anni, sicuramente.
sicuramente DE CHE? C'è l'11/9, c'è il video in cui dice di essere stato lui, la cosa si chiude in 5 minuti. E anche se ci volessero anni, cos'è più importante fare GIUSTIZIA, o vendicare? Nel primo caso, ogni giorno che serve è un giorno necessario, nel secondo, anche una sola udienza con la sentenza emessa in 5 minuti è di troppo.
6) Come avrebbe usato quel pulpito l’accusato? Avrebbe sputtanato l’America, dicono i complottisti, ricordando a tutti di essere stato anche una creatura dei servizi Usa in funzione anti Urss negli anni 70 e 80 e i rapporti che la sua famiglia (non lui, come si blatera in rete) ebbe con i Bush e con altri pezzi da 90 euroamericani. Certamente lo avrebbe fatto arricchendo la narrazione di prediche, profezie, balle, citazioni sacre, sceneggiate diretti a quel mondo mussulmano che lo stava già abbandonando da tempo, per rinfocolare il proselitismo. Ah ha, molti diranno, ecco la coda di paglia dell’Occidente. Piccolo pro memoria: in guerra, fredda o calda che sia, si formano sempre strane e sordide alleanze per sconfiggere il nemico comune (i nemici dei miei nemici sono i miei amici). Abbiamo già dimenticato che per abbattare Hitler e Mussolini, le democrazie occidentali si allearono con, e rifornirono di armi e soldi, uno dei peggiori criminali di massa della storia, tale Stalin, senza il quale sconfiggere i nazifascisti sarebbe stato molto più duro, se non impossibile?
E' vero che in guerra a volta ci si allea con persone poco raccomandabili, ma questo non implica che l'alleanza non possa essere criticata, facendo il paragone tra l'alleato e il nemico . Stalin era MOLTO meglio di Hitler, e quindi allearsi con lui contro il tedesco avrebbe portato a un mondo migliore, visto che si faceva fuori il peggiore in assoluto. Nel caso di OBL, bisogna vedere chi era il nemico, l'URSS, e chi l'alleato, i fondamentalisti islamici. E non c'è dubbio che sono molto peggio i secondi, e quindi allearsi con questi contro l'URSS ha oggettivamente reso il mondo peggiore. Nell'Afghanistan comunista le donne avevano i jeans e andavano all'università, in quello in mano ai talebani il burqa e la sharia continuano a dettar legge anche dopo la "liberazione". Per non parlare ovviamente dei danni che il fondamentalismo ha fatto in giro per il mondo, per esempio, l'11/9. Solo un fascista russofobo come il polacco Brzezinski può dire "chissenefrega se Osama ci ha ripagato con l'11/9, ci ha aiutato a sconfiggere l'URSS, e quindi il bilancio è positivo e rivendico con orgoglio aver creato dal nulla questa feccia criminale". E anche con questa valutazione, comunque non sarebbe Obama a dover temere le parole di Osama, ma il porco polacco. Non processare Osama E tenere quell'essere immondo come consigliere è un insulto alle vittime, perchè chi si fa consigliare da gente che crea le condizioni per l'11/9, ne vuole altri....
7) Con quale pena? La forca? La siringa? La fucilazione? Certamente, ma soltanto se fosse stata dimostrata la sua colpevolezza
Zucconi continua con l'argomentazione suicida della colpa non dimostrabile. Se non si riesce nemmeno a dimostrare che Osama è colpevole, non è tanto più criminale averlo fatto fuori senza processo?
8) Vi pare che la dirigenza politica degli Usa, da Obama in giù, non abbia considerato e valutato la possibilità di catturarlo vivo, riflettuto se sarebbe stato meglio, anche propagandisticamente (quella del terrorismo è una guerra ideologica, prima che armata) esibirlo in catene come il King Kong del Barnum? La mia personale conclusione è, avendo assistito ad abbastanza “processi del secolo”, purtroppo, dico purtroppo perchè aborro la legge del taglione, che non esistevano alternative reali all’esecuzione sommaria sul posto. Una volta individuato il covo di Osama e avuta la certezza che lui era nascosto lì, il solo finale possibile era il colpo in testa.
Capito, camerati? Obama ha sempre ragione! E chi lo nega è un complottista, nemico degli USA, della democrazia, e della libertà, eja eja alalà!