domenica 30 novembre 2014

La via namibiana al negazionismo

BRIF: > Vorrei però leggere qualcosa di tuo sui gruppi nazisti che si sono macchiati
della pulizia etnica di civili russi e delle conseguenti fosse comuni a Maripol,

"Condannare" è gratis, e, scusa la franchezza, un inutile rito: è
semplicemente ovvio che un crimine di guerra debba essere *perseguito*,
semmai. Ma ho malignamente notato che nessuna delle molte richieste di
condanna si occupa di questa esigenza. Et pour cause: quei morti sono
solo maneggevoli strumenti di una tesi politica discutibile.
Sapevi a priori (a differenza del povero Giovannino: pace all'anima sua)
che condanno questi crimini. Ma sai anche che esiste una gerarchia, nei
fatti. Il nazismo ucraino (elettoralmente ultraminoritario) è un
problema ucraino, ma l'espansionismo (in ritardo: è una specie di
gastroenterite del XIX secolo) russo è un problema per il mondo intero. 
https://groups.google.com/forum/#!original/it.politica/jaQxxzX5wbE/F8kD4ir_zJcJ


insomma, se i nazi duri e puri ammazzano migliaia di civili::
1) condannarli non serve a niente.
2) è dannoso perchè aiuta la causa del nemico
3) nessuno li vota, e quindi non ha senso prendersela
4) anche se ammazzano, il vero problema è Putin, e quindi in sostanza fanno benissimo.

Si applichi la lezione del "compagno" Namib alla Shoah, ed eccovi il nuovo "storico" negazionista bello che pronto:
1) tanto ormai la Shoah c'è stata, condannare non ha senso
2) chi chiede di condannarla fa il gioco di Putin cui conviene fare il leader dell'antinazismo
3) quanti voti avevano le SS? Zero. Quindi quello che hanno fatto è irrilevante
4) e comunque, cosa contano i crimini nazi di fronte all'espansionismo stalinista e putiniano?