venerdì 29 giugno 2012

mr.M, sedicente giornalista

il solito mr.M riesce a fare figure da ciarlatano persino quando parla di una persona disgustosa come la Binetti, prima attribuendole frasi che non ha mai detto, poi pubblicando una "rettifica" in cui non solo non si scusa già dal titolo come avrebbe dovuto fare (che come tutti sanno è l'unica cosa che leggerà il 90% di chi va sul suo sito),  ma non contento inserisce le "scuse" tra due accuse alla diffamata di lesa maestà perchè invece di rispondere personalmente a un ballista come lui che pensa che qualificarsi come giornalista basti a meritare risposta, ha smentito la palla su facebook. E' tanto convinto delle scuse che oltre all'accusa ripetuta di non aver risposto a sua maestà il Cronkite della Bolognina, nella stessa frase in cui si scusa le intima di rispondere alle sue richieste di chiarimenti " in modo da evitare incidenti del genere". Cioè, tu hai fatto l'incidente, e sono gli altri che devono fare in modo di evitarlo?
E'  come se Tizio tamponasse Caio fermo a uno stop, e chiedesse scusa così: "io chiedo scusa, ma la prossima volta che vedi un'auto che ti sta per tamponare devi ripartire prima del contatto".
Se questa è l'onestà intellettuale di questo "giornalista" già adesso che in una redazione di giornale di regime (con relative prebende) non ha mai messo piede, non c'è il minimo dubbio che quando lo farà, Sallusti al suo confronto sarà un maestro di etica giornalistica.
Ovviamente il cialtrone si è confermato tale cassandomi i commenti in cui facevo presente che per la Binetti, come per chiunque altro, lui non è nessuno, e non basta qualificarsi come giornalista per pretendere la conferma o la smentita di balle che hai già pubblicato, dimostrando oltre ogni ragionevole dubbio che il titolo di giornalista che si affibbia è millantato credtio, dato che un giornalista DEVE verificare le notizie PRIMA di pubblicarle.
UPDATE: l'ineffabile continua a cancellare commenti, l'ultimo in un post sull'Iraq dove accenna di sfuggita alla guerra civile in Libia, e il sottoscritto gli ha fatto notare che è impossibile, perchè solo i "rossobruni" dicevano che in Libia sarebbe finita con massacri al confronto del quale Gheddafi sarebbe stato ricordato come un angioletto, e i "rossobruni" in realtà sono fascisti, e i fascisti mentono per defiinizione, e quindi in Libia adesso NON PUO' esserci la guerra civile. Richiesto di scuse ai presunti "rossobruni", ovvero, in realtà, coloro che raccontavano onestamente come andavano le cose in Libia, e al popolo libico, al cui massacro, impossibile senza la fanfare mediatica che ha hitlerificato Gheddafi, nel suo piccolo ha contribuito demonizzando come fascisti al soldo di Gheddafi i controinformatori, l'omuncolo ha cassato.
Informazione vera 2 - cazzaro 0