Cara Achinoam Nini,
ho scelto di rispondere a te e non all'intera destra rabbiosa, perchè credo che il tradimento del campo della pace superi il danno causato dalla destra di migliaia di volte. La facilità con cui il campo della pace si accoda ai ruggiti di guerra ostacola la creazione di un significativo movimento che possa dare una vera resistenza all'occupazione.
Tu ruoti gli occhi,usi le tue parole d'amore al servizio dei tuo popolo conquistatore e chiedi ai paletinesi di arrendersi con voce tenera. Tu dai ad Israele il ruolo di liberatore. Ad Israele - che, per oltre 60 anni, li ha occupati e umiliati. "Io so dove è il vostro cuore! E' proprio dove è il mio, con i miei figli, con la terra, con il cielo, con la musica, con la SPERANZA!" scrivi, ma Achinoam, noi abbiamo preso la loro terra e imprigionati nel ghetto chiamato Gaza. Abbiamo coperto i loro cielo con i jet da combattimento, svettanti come angeli dell'inferno e seminando morte a caso. Di quale speranza stai parlando? Abbiamo distrutto ogni possibilità di moderazione e di vita in comune nel momento in cui abbiamo saccheggiato la loro terra, mentre eravamo seduti con loro al tavolo del negoziato. Possiamo avere parlato di pace, ma li abbiamo derubati anche degli occhi. Essi volevano la terra data loro dal diritto internazionale, e noi abbiamo parlato in nome di dio.
Chi sarebbero i laici di Gaza che si dovrebbero ribellare, quando abbiamo calpestato il diritto internazionale, e quando il resto del mondo illuminato ignora il loro grido? Quando l'illuminismo fallisce e la moderazione è vista come una debolezza, il fanatismo religioso dà un senso di forza. Forse, se pensi alla situazione mentale della popolazione sotto assedio di Masada, potresti capire meglio il senso di ciò che sta accadendo a Gaza. I laici a Gaza trovano difficile parlare contro Hamas quando il loro ghetto è stato bombardato tutto il giorno e tutta la notte. Tu probabilmente diresti che 'non ci sarebbe bisogno di sparare su di loro se loro smettessero di farlo' ma loro sparano perchè stanno combattendo per qualcosa di più del diritto di vivere nella prigione chiamata Gaza. Loro si battono per il diritto di vivere come cittadini liberi in un paese indipendente - proprio come facciamo noi.
"So che nel profondo del vostro cuore VOI DESIDERATE la scomparsa di questa bestia chiamata di Hamas che vi ha terrorizzato e ucciso, che ha trasformato Gaza in un mucchio di immondizia fatto di povertà, malattie e miseria", scrivi.
Ma Hamas non è il mostro, il mia cara Achinoam. È il figlio del mostro . L'occupazione israeliana è il mostro. Essa e solo essa è responsabile per la povertà e la malattia e l'orrore. Siamo stati così spaventati dalla sua leadership laica, che ha minato la nostra visione della Terra di Israele, che abbiamo scelto di finanziare e sostenere Hamas, nella speranza che da una politica di divide et impera avremmo potuto andare avanti con l'occupazione per sempre, ma quando la cosa ci si è ritorta contro, tu scegli di incolpare l'effetto invece della causa.
Tu scrivi: "Io posso solo desiderare per voi che Israele farà il lavoro che tutti noi sapiamo deve essere fatto, e, infine, VI LIBERI da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, e oggi chiamato Hamas. E che questi assassini scoprano quanta compassione possa ancora esistere nei loro cuori e SMETTANO di utilizzare voi e i vostri bambini come scudi umani per la loro viltà e crimini ". Sarebbe lo stesso se la tua sorella palestinese scrivesse: "Speriamo che Hamas faccia il lavoro per voi, e vi liberi della Destra ebraica".
Quindi, forse, invece di ordinare a un popolo al quale abbiamo asportato chirurgicamente ogni barlume di speranza, potresti aiutare i tuoi fratelli e sorelle in Palestina a liberarsi dall'occupazione, dall'oppressione e dall'arrogante colonialismo inflitto dal tuo paese.
Solo allora li puoi invitare a lottare democraticamente e riportare la Palestina allo stato mentale in cui era prima che noi li spingessimo in un angolo del muro che abbiamo costruito.
E se i tuoi fratelli in Palestina scelgono Hamas, devi rispettare la loro scelta, proprio come le nazioni del mondo hanno rispettato Israele quando ha scelto l'omicida Sharon. Hamas lo devono combattere loro, proprio come tu hai combattuto lui. Questa è la democrazia. Solo allora potrete tu e i tuoi fratelli da entrambe le parti diPalestina e Israele condividere - da uguali - la gioia della terra, il cielo e la musica; solo allora riusciremo a combattere insieme per la parità, per ogni uomo e ogni donna che vivono nella nostra terra santa. Amen.
Udi Aloni
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la traduzione è mia che parlo poco inglese, ma ci ho provato perchè meritava. Questa è compassione in senso pieno, ovvero assoluta condivisione del pensiero dell'altro e capacità di comprenderne il pensiero e le pulsioni. Di persone come il figlio di Shulamit Aloni ce ne vorrebbero a milioni in Israele. Ma non solo lì, in tutto il sedicente mondo civilizzato occidentale. Dobbiamo tutti cambiare radicalmente il nostro modo di rapportarci coi paesi più poveri, non c'è futuro senza condivisione delle risorse e delle passioni.
domenica 11 gennaio 2009
"Hamas non è il mostro. E' il figlio del mostro. Il mostro si chiama occupazione"
Pubblicato da amaryllide alle 03:24
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