domenica 26 ottobre 2008

i becchini di indymedia

PRIMA LETTERA AI BECCHINI DI INDYMEDIA
che cincischiano da 2 mesi su come andrebbe fatta la nuova indy ovviamente solo DOPO averla chiusa:

Dove potete andare? Di questo passo, da nessuna parte, come a chi non è stupido era chiaro fin dal principio. Ecco quello che state (non) facendo:
1) infiniti pipponi su cosa è indy, cosa dovrebbe essere, chi siamo, dove stiamo andando....nel migliore stile delle discussioni sul futuro del PCI degli anni '80...sappiamo tutti che fine hanno fatto: PCI-PDS-DS-PD che finirà nel partito popolare europeo. Morirete tutti democristiani, fatevene una ragione una volta x tutte almeno sarete a posto con la coscienza....
2) pipponi sul metodo del consenso e sulla facilitazione, che nella realtà non sono mai esistiti...
3) proposta di indy di volta in volta simile (però diversa, perchè comunque noi siamo migliori) a youtube, a wikinews, a boh...purchè non sia quello che era fino alla chiusura. Peccato che nessuno ha chiesto niente alle centinaia di migliaia di utenti del sito, che non sono stati consultati, giusto per sapere cosa ne pensassero...alla faccia della libera partecipazione....un sondaggio di una settimana tra gli utenti del sito era chiedere troppo? E voi pretendereste che i futuri utenti di indy2 siano + responsabili? Ma ringraziate se non vi arriva un diluvio di sputi quando riaprirete..

alla prima risposta che mi accusava di voler scatenare un flame è seguita la

SECONDA LETTERA AI BECCHINI DI INDYMEDIA

hai poco da fare lo spiritoso...quando un centinaio di persone (a voler essere larghi) si arroga il potere di chiudere uno strumento usato da milioni di utenti chi è lo stalinista e lo sgarbato? O pretendete pure che vi arrivino gli applausi per l'atto di violenza perpetrato verso milioni di utenti?
A chi di voi prima di chiudere è passato per il cervello di buttare giù un sondaggio per sapere cosa si pensa di indy fuori dalle sacre stanze? A nessuno.
Chi di voi ha pensato a scrivere una riga di scuse all'utenza nella home temporanea? Nessuno.
E allora nessuno di voi merita rispetto, perchè nessuno di voi ne ha avuto. Il rispetto si riceve nella misura in cui lo si dà, non lo si può pretendere senza motivo.

lo spiritoso di cui sopra ha risposto:
a)chi degli utenti ha partecipato alla discussione?

b) il centinaio di persone che ha chiuso indy era quello che la faceva, visto che i milioni di utenti si limitavano ad usarla e stavano bene così

al che ho replicato con la

TERZA LETTERA AI BECCHINI DI INDYMEDIA

è qui che ti sbagli, tu e tutti gli altri che non hanno fatto niente di ciò che ho detto. Il punto è fondamentale, INDY NON SIETE SOLO VOI. E' la somma di voi+gli utenti e non voi CONTRO gli utenti come avete fatto senza chiedere niente a nessuno e rimanendo nella torre eburnea delle liste. Perchè potete dire e fare quel cazzo che volete, ma senza gli utenti indy non è niente, e quindi dovete rispettarli, SEMPRE. Se non capite che è questo il vero problema di indy, e non l'avete capito, non rinascerà un bel niente, garantito al 100%. O al massimo nascerà un bambino morto, che è anche peggio, perchè fai tanta fatica per partorire per poi non aver niente in mano.

poi un altro listarolo mi ha fatto le seguenti contestazioni (in corsivo, cui seguono le mie risposte):

1) se sei
iscritto a indy-process perche' parli alla lista dando del "voi"?
perchè in 2 mesi mi pare che voi continuiate a concepirvi come qualcosa di irrimediabilmente separato dagli utenti e questo imho è grave. Non a caso si è arrivati a proporre il "comitato centrale degli admin" che decide cosa va evidenziato tra le news e cosa no, dando x scontato che tanto i poveri utenti imbecilli seguono la corrente e quindi se votano loro pompano le notizie mainstream. Siete voi che ragionate come un noi scisso dalla totalità degli utenti.

2) c'e' qualcosa che posso anche vedere come propositivo in questa caustica e sterile forma di polemizzazione

La causticità era x dare una smossa all'ambiente su un tema che a me (ma per fortuna pure ad altri come vedo dalle mail che mi arrivano) sembra particolarmente importante. Non si può liquidare la questione con un "noi siamo le liste noi abbiamo consensuato la chiusura, gli utenti sono utenti e quindi si fottano, se vogliono contare entrino nelle liste". Forse sarebbero entrati in massa se anzichè chiudere indy praticamente senza confronto fuori dalle liste si fossero chiesti dei pareri agli utenti o li si fosse spronati a contribuire al salvataggio di indy.Magari mettere la splash un mese prima della chiusura, e non dopo, a babbo morto. Così la cosa è apparsa come un'imposizione dall'alto, e ciò non è un bene per la democraticità di indy.

3) Se indy perde la sua semplicità perde il 90% dei suoi potenziali utenti. (scritto mio)
Si ma dato che prima dicevi che tanto il 90% dell'open >publishing e'merda, mi confermi che sarebbe ok. (commento suo)
il problema è che non è così scontato che i due 90% coincidano...non solo, chi è che + facilmente vorrà continuare a scrivere e avrà i mezzi per farlo? Le organizzazioni, che continueranno a farsi pubblicità coi loro comunicati, tipo pcRol, campisti e affini...mentre il singolo utente farà + fatica...

a questo punto, dopo tanti giri di parole ipocriti, è intervenuto un altro listarolo che ha detto chiaramente qual è il pensiero dominante presso lo zoccolo duro di admin e tecnici di indy (tra parentesi il mio commento):
Indymedia non e' mai stata degli utenti. (e questo si era capito, se gli utenti avessero contato qualcosa indy non sarebbe stata chiusa)
Indymedia era un media di "movimento" gentilmente offerto (troppa grazia, signor padrone, addirittura mi dà lo stipendio oltre a concedermi l'onore di lavorare 24 ore al giorno per lei)
da volontari approssimativamente definibili come anarchici (che strana concezione di anarchia quella di chi offre qualcosa alla comunità salvo riservarsi il diritto di riprendersela quando non è più come aggrada a lui, dopo l'anarcocapitalismo c'è l'anarchia per grazia ricevuta)
Gli utenti sono anche la causa della chiusura. E di sicuro non saranno il motore della riapertura. Di sicuro non tu.

grazie caro, questa tua rivendicazione di colpevolezza mi basta e avanza. Come il silenzio degli altri listaroli spiega meglio di mille parole che quanto pensi tu lo pensano anche loro. Finalmente avete ammesso che indy è il vostro giochino e che siccome gli utenti ve l'hanno portato via, adesso come i tutti bravi bambini onesti vi portate via il pallone quando vedete che state perdendo la partita. A questo punto ho ritenuto inopportuno rimanere in lista, per impedire che qualcuno in futuro dica che quello che decidono i soliti 4 gatti è condiviso perchè in lista ci sono 400 iscritti e tutti sono stati d'accordo. Io non sarò loro complice. Pertanto mi sono disiscritto dalla farsa della lista con una lettera che adeguandosi al tono della medesima copia i toni di Totò e Peppino:

SALUTI E BACI AI BECCHINI DI INDYMEDIA
Signori, veniamo noi con questa mia addirvi, che scusate se sono poche ma la mia mail, noi ci fanno specie che questanno, c'e' stato una grande moria delle email come voi ben sapete, e pertanto la mia email è stata eliminata dalla vostra lista. Questa mail serve a che voi vi consoliate dal dispiacere che avreta perche' spero che con me lascino la lista quelli che hanno avuto l'insolenza di darmi il loro appoggio dopo la mia del giorno di ieri. Siccome noi siamo Cafoni ma abbiamo bazzicato collettivi, partiti e quant'altro, sappiamo come quando c'è uno scontro interno chi vince, fosse anche di un voto, è solito assegnarsi i pieni poteri e dirsi plebiscitato da quei compagni coi quali fino a 5 minuti prima faceva a coltellate. Noi Cafoni non lo permetteremo, e quindi impediremo a chi partorirà la nuova indymedia di dire che essa è voluta da una lista di ben 400 partecipanti. Per il momento impediamo di mettere il nostro nome in quella lista, perchè non vogliamo essere in nessun modo complici dello scempio che si sta perpetrando ai danni di indymedia. noi medesimo di persona vi mandiamo questa mail perche' indymedia è un sito che funziona e che deve tenere la testa al solito posto cioe' sul collo, e non sotto il giogo di chi dice
> Indymedia non e' mai stata degli utenti.Indymedia era un media di "movimento" gentilmente
> offerto da volontari. Gli utenti sono anche la causa della chiusura, almeno in parte. E di sicuro
> non saranno il motore della riapertura.
almeno adesso anche noi, che siamo i sottoscritti fratelli Cafoni sappiamo di non aver mai contato niente e di essere stati semplici veicoli del vostro giochino. Infatti è risaputo che siete voi che avete fatto le migliaia di accessi al sito ogni giorno, siete voi che avete pubblicato migliaia di notizie, siete voi che avete fatto diventare indy un sito di rilevanza nazionale. Grazie, e associo ai ringraziamenti le migliaia di fratelli/e Cafoni che non sono mai esistiti in questi 5 anni e che mi auguro non esisteranno quando indy dovesse riaprire. Personalmente, noi provvederemo a ricordare ai nuovi utenti le nobilissime reali motivazioni di chi ha deciso, UNICO AL MONDO (e già questo dà la misura del vostro tasso reale di democraticità), di chiudere indymedia, che si riassumono in una sola frase: GLI UTENTI NON ESISTONO, NON CONTANO E NON CONTERANNO MAI UN CAZZO. Lo dobbiamo agli sprovveduti che dovessero in futuro credere ancora ai vostri slogan populistici degni di ben altri palcoscenici, del genere "become your media" e fuffa simile. Se poi sono masochisti e vorranno essere buoi al vostro giogo fatti loro, il nostro imperativo categorico ci impone di dir loro la verità. Dixi et servavi animam meam.
Salutandovi indistintamente i fratelli Cafoni che siamo noi
senza nulla a pretendere
In data odierna.

al mio abbandono si è associato quello di un altro utente di cui reputo interessante leggere le considerazioni:

la quantità è anche qualità. Se indymedia è diventata più grande di quello che pensavate quando l'avete messa su il vostro ruolo cambia: non potete più essere i padroni del mezzo se è troppo grande, dovete necessariamente diminuire il vostro peso anzichè aumentarlo con registrazioni, voti, tag e quant'altro. Anzichè creare altri 100 lavori da fare limitatevi a farne uno solo, che è quello di fare rispettare la policy. Se fate i bravi vigili urbani il traffico scorrerà, non potete mettervi a prendere per mano la vecchietta che deve attraversare, perchè mentre lo fate intanto il traffico intasa la strada...
già che me ne vado insinuo un dubbio: non è che la verità sulla chiusura è che vi rode vedervi ridimensionati a vigili urbani anzichè a padri-padroni e tutte le nuove cose che volete mettere su indy servono soltanto a riappropriarvi del vostro ruolo originale?

ovviamente la farsa deve continuare, e dopo questo primo atto ne è seguito un secondo, a cui ho assistito con lo stesso interesse dello spettatore di un giallo che conosce già l'assassino, dove è accaduto quello che tutti potevano immaginare, ovvero la naturale conseguenza del fatto che gli admin hanno chiuso indy non per colpa degli utenti (per quelli bastava ripulire lo spam, che è un lavoro da niente), ma a causa dei loro scazzi.
Pertanto invece di indy nazionale avremo 10 indy locali dove ogni gruppettino farà i cazzi suoi e il 99% degli utenti, che sono quelli interessati alle questioni di rilevanza nazionale e internazionale e non agli scazzi dei polli di Renzo della propria regione o città, se la piglierà in quel posto, esattamente come ha dovuto fare quando con atto di violenza inaudito (dove non hanno potuto gli sbirri e i giudici poterono gli admin) è stata chiusa indy italia, la seconda indymedia al mondo per numero di contatti.

Acta est fabula, plaudite! (come dicevano gli attori romani alla fine della recita, e come disse Augusto sul letto di morte....lascio scegliere al lettore quale delle 2 circostanze è più adatta alle vicende narrate....)

4 commenti:

  1. ovviamente ero facile profeta, e il buon mister M, che dei becchini è stato complice, rigira la frittata a modo suo per negare l'evidenza che Indy Italia non è morta di vecchiaia, ma è stata uccisa, e non per pietosa opera di eutanasia.

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  2. Ops, il link
    http://www.giornalettismo.com/archives/877127/indymedia-se-ne-andata-in-silenzio

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  3. Forse è un pò tardi, ma in questi giorni stavo cercando informazioni sulla fine di indymedia italy. Io ero uno dei tanti utenti, ho contribuito in parte e molto spesso partecipavo nelle discussioni, ma non era iscritto alla mailing list.
    Ti ringrazio di aver diffuso questa parte di storia poco nota, e pensare che proprio adesso ci sarebbe più bisogno di una indymedia attiva. Ma vabbè è inutile rimpiangere il passato.
    Ciao

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  4. anche se è passato parecchio tempo vorrei intervenire in proposito.
    Ho frequentato Indymedia, commentando regolarmente, per diversi anni, ma ad un tratto ho notato un cambiamento nella loro politica di gestione: a partire diciamo dal 2006/07, ogni MINIMO dubbio o scostamento dalla linea provocava una ridda di accuse di fascismo o allusioni a Piazzale Loreto. Hanno letteralmente dato dei FASCI a quasi tutti quelli che intervenivano, e badate bene che non mi sto riferendo a provocatori di forzanuova o simili. Persino tanta ottima gente di sinistra, anche impegnata in prima persona in movimenti o comunque in nobili cause, sono stati bollati di fascismo. Il tutto, si badi, dopo che era circolata insistentemente la voce di un finanziamento di un certo George Soros alla stessa Indymedia.
    Stando così le cose è meglio che abbiano chiuso: i veri fascisti sono stati proprio loro, visto il modo aberrante di gestire il tutto negli ultimi anni.

    Alessio

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